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Dalla missione dell'Indonesia

Le nostre sorelle dell’Indonesia svolgono un lavoro intenso di promozione vocazionale, durante l’anno scolastico visitano vari villaggi sparsi sulle montagne affrontando disagi per i viaggi con mezzi di trasporto non molto comodi e per tutto quello che comporta il vivere fuori dal proprio ambiente. Di solito compiono queste missioni insieme a religiose di altre congregazioni con le quali collaborano per le attività del luogo, della Diocesi dove vivono ,facendo così una vera esperienza di intercongregazionalità. Quest’anno prevedendo l’arrivo di nuove ragazze desiderose di fare un’esperienza di vita fraterna le nostre sorelle che abitavano in una casetta molto piccola si sono adoperate con molto impegno per trovare un’abitazione più spaziosa e adatta ad accogliere le ragazze che hanno espresso il desiderio di diventare delle possibili consacrate…

A Maumere “E’ un momento davvero favorevole per la promozione vocazionale e religiosa nell’isola di Flores e in tutta l’Indonesia. Negli ultimi 15 anni sono arrivati una decina di nuovi istituti missionari” racconta in un incontro padre Luigi Galvani, missionario Camilliano pioniere della missione del suo istituto a Flores 10 anni fa “Il Ledalero Catholic Institute, diretto dai Missionari Verbiti, contribuisce al fiorire delle vocazioni sull’isola. Si tratta del Seminario più grande di tutta l’Asia”, precisa p. Galvani. “Attualmente ci sono oltre mille studenti e da poco abbiamo celebrato cinquant’anni dalla fondazione”.

“A Maumere, continua il missionario – sono presenti 34 congregazioni religiose, lo scorso anno sono arrivate tre suore indiane dell’Istituto Figlie della Madonna del Divino Amore, entrate immediatamente in contatto con lo spirito missionario dell’isola.”

“Noi missionari Camilliani – rileva - guardiamo al futuro con grande speranza nei giovani che continuano ad arrivare e a unirsi alla nostra congregazione. Anche per questo motivo dobbiamo allargare le nostre strutture, non abbiamo più posto e abbiamo avviato un progetto per il nuovo noviziato”. Continua padre Galvani: “In vista del Mese Straordinario Missionario è forte il nostro impegno a guardare con favore e proseguire le opere missionarie avviate in passato. Per il presente la realtà missionaria della Chiesa è veramente chiara: formazione e opere sociali sono le priorità. Come religiosi Camilliani desideriamo raggiungere Timor Est, ex provincia indonesiana, ma anche il Pakistan”, spiega p. Luigi. Il missionario racconta che “nel Centro Sociale San Camillo è stata aperta una gelateria dove centinaia di famiglie, anche straniere, affluiscono per gustare il gelato ‘San Camillo’. E’ una iniziativa che portiamo avanti con il personale locale. E’ venuto a trovarci anche il nostro Vescovo, mons. Ewaldus Martinus Sedu. Invitare una persona a gustare un gelato può essere l’inizio di una amicizia umana e dunque di una missione evangelizzatrice”. Oltre all’impegno formativo, i religiosi svolgono lavoro pastorale nella cappellania dell’ospedale governativo (260 posti letto) e il ministero tra i malati e gli anziani in vari villaggi della zona. Al tempo stesso, assiste centinaia di bambini in alcuni centri nutrizionali e promuove il programma di “adozioni a distanza” in favore di studenti particolarmente meritevoli.

"Dopo dieci anni di impegno missionario guardiamo al futuro con nuovo entusiasmo e desiderio di voler continuare ad espandere le ‘Cento braccia della carità’ che San Camillo raccomandava ai suoi religiosi".

(24/9/2019). Anche noi ci uniamo a padre Luigi che abbiamo conosciuto e vogliamo guardare al futuro con entusiasmo, per far conosce e amare la Madre del Divino Amore. A queste nostre sorelle missionarie stiamo vicine sostenendole con la preghiera.


Ave Maria e... avanti!

M. M. Luisa Carminati