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Animatori Vocazionali all'opera

Non so da dove cominciare giacché non era mia intenzione rendere pubblica quest’esperienza, almeno per ora. Allora sotto richiesta della nostra cara Madre generale ho accolto l’idea di condividere ed eccoci! Si tratta di un progetto al quale abbiamo dato l’avvio in questi ultimi giorni, dopo tanti mesi di riflessione, crisi e preghiera, un po’ come tutti ci sentiamo, soprattutto in questo tempo di pandemia, ma non solo. Come comunità, non è una novità che è un tempo brutto anche per noi a causa, per esempio, dell’uscita massiva di gente di tutte l’età. Forse come numero non è molta gente, però per una comunità così piccola come la nostra, si, conta molto.

Allora, è stato un momento di molta riflessione, preghiera ed invocazione ai santi amici del Padre, soprattutto a D. Orione e P. Pio, che vedevano oltre il tangibile e l’immediato. Parlando con alcune sorelle circa cosa ci chiede il Signore, cosa ci dice, cosa vuole, cosa ci ispira l’oggi, cosa stiamo noi disposte a fare per l’Opera, ecc. siamo arrivate ad alcune conclusioni, tra le altre: dovremmo aprire un po’ gli orizzonti ed è ora di adattarci all’oggi. Definitivamente “non possiamo continuare a fare lo stesso sperando di ottenere risultati diversi”.

É così che nasce l’idea di chiedere con sincerità ed umiltà ai fratelli laici e amici in genere dell’Opera, amanti della vita consacrata, di pregare per le vocazioni, di pregare per noi, Opera della Madonna del Divino Amore, per la nostra perseveranza e per la nostra santità e di non lasciar perdere quei ragazzi loro vicini che manifestano curiosità, interessi o qualche inclinazione per la vita religiosa.
A questi amici dell’Opera li abbiamo chiamati “Animatori Vocazionali”. Abbiamo lanciato la proposta individualmente e poco chiara con lo scopo di suscitare loro interesse. Le chiamate e i messaggi si sono intensificati in pochissimo tempo con la stessa domanda: “Suora, che devo fare per essere un Animatore Vocazionale ?”. Allora avevamo già pensato che non dovevamo saturare la gente di compiti troppo gravosi. L’idea era di fargli capire la missione dell’animatore con molta semplicità. La risposta è stata sempre la stessa per tutti: “Nel tuo spazio di preghiera personale o in famiglia, ricordati di fare una preghiera per le vocazioni; e poi, non lasciar mai perdere quei ragazzi che manifestano un certo interesse per la vita sacerdotale o religiosa.” Se contempla anche un cammino spirituale e formativo disegnato per loro, partendo della Parola di Dio e dell’itinerario della Vita Religiosa, per arrivare a formare una cultura ed una mentalità vocazionale. E questo è possibile a partire della convinzione di chi li anima. Si può!

Abbiamo avuto l’impressione che noi “uomini e donne di Chiesa” abbiamo privatizzato in un certo modo, il mandato di Gesù: “Pregate il padrone del campo perché mandi operai a raccogliere la sua messe”. Abbiamo ridotto questo compito a un piccolo gruppo di anime fervorose, alla pastorale Vocazionale e magari ai giovedì di adorazione,. Invece è un comando per tutti, assolutamente tutti i discepoli di Gesù. Allo stesso tempo, abbiamo ristretto l’animazione vocazionale alle religiose che hanno questo compito specifico di fare l’animatrice vocazionale di ogni comunità, e punto.
Allora, oggi più che mai abbiamo bisogno dell’aiuto di tantissimi laici e amici che credono nella vita consacrata. Abbiamo bisogno che questi siano le nostre mani, i nostri piedi e la nostra voce laddove, con molta probabilità, mai arriveremo. È tempo di stabilire una cultura vocazionale caratterizzata dalla certezza che il “chiamato” è presente, adesso come allora, nella società e che noi, da sole, non ce la faremo mai!
Così abbiamo dato inizio a quest’avventura, contagiando anche le nostre consorelle. E questo è bello e ci fa tanto piacere! Ci sta anche chi ci guarda con diffidenza. Per noi non è un problema. Può darsi che questo non sia il modo più efficace per crescere in numero, in santità e perseveranza nella nostra vocazione. Ci muove la certezza dell’impegno che dobbiamo avere come risposta alla nostra amata Famiglia Religiosa, che un giorno ci ha accolto e che mette a nostra disposizione tutti i mezzi necessari per rispondere con fedeltà alla nostra chiamata.

Sr Edivane Myriam
Bogotà