Attualmente il numero delle bambine e ragazze accolte è di circa 35, altri giovani vengono aiutati da esterni alla struttura, attraverso il sostegno nello studio con fornitura di materiale didattico e il pagamento delle rette delle scuole o università. Tali aiuti sono possibili grazie alle adozioni a distanza. L’attività dell’House of Joy, è un’ attività molto impegnativa perché si fa carico delle situazioni di disagio infantile molto gravi, dovute alla disgregazione famigliare, al sopruso, alla povertà sia morale che materiale. Certamente tale attività vista nella realtà del posto è una goccia in un oceano, ma il Signore ci assicura che non è la quantità, ma è la qualità del nostro sentire nei confronti degli altri che opera le Sue meraviglie. Nel pomeriggio partecipiamo alla processione e alla S. Messa vespertina di S. Isidro, patrono della parrocchia dove operano le nostre sorelle. Il parroco, come consuetudine dopo la celebrazione, invita tutta la comunità all’agape fraterna. Il giorno seguente, partecipiamo alla Solenne concelebrazione nella festa di S. Isidro patrono della parrocchia. Alla celebrazione molto curata, ha partecipato moltissima gente. Nel pomeriggio la Madre tiene un incontro comunitario con le sorelle che compongono la comunità.
Il nostro viaggio prosegue visitando i vari centri di “evacuazione” dei superstiti dell’alluvione di Dicembre 2011 e di altra povera gente che vive al limite della sopravvivenza e dignità umana. Le nostre sorelle che operano in questa terra di missione sono veramente eroiche, per quanto è possibile con i loro mezzi e le loro persone si spendono senza sosta e senza preoccuparsi di se stesse, ma tutte protese ad alleviare le sofferenze altrui. Spesso neppure si rendono conto dei pericoli in cui incorrono, come quando si sono prodigate a salvare quante più vite potevano nella notte tragica dell’alluvione, a sostenere moralmente il disagio psicologico della povera gente che ha perso tutto anche l’identità, senza documenti senza più nulla, i bambini rimasti orfani, senza più affetti, volti provati, feriti, colpiti da infezioni, ma mai sconvolti sempre sorridenti...
Il 20 maggio organizziamo una gita, con le bambine dell’House of Joy ad Iligan, anche qui vediamo i disastri causati dallo straripamento del fiume. Visitiamo la cattedrale e ci uniamo ai moltissimi fedeli per la partecipazione alla Santa Messa. Proseguiamo il nostro viaggio verso la cascata della centrale idroelettrica ad Iligan, pranziamo tutte insieme e poi rientrando facciamo una sosta al mare per far divertire, rilassare e rinfrescare le bambine e le suore.
I giorni passano in fretta, ci si ambienta nella comunità e nelle realtà che ci coinvolgono e nello stesso tempo ci fanno sentire impotenti di fronte a tanta povertà e si prova profondo dispiacere per il disinteresse della parte politica. Ave Maria! |