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OMELIA DI MONS. Josè Rodriguez CARBALLO

SOLENNITA’ DELL’ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE SANTUARIO NUOVO DELLA MADONNA DEL DIVINO AMORE 25 MARZO 2017

Un saluto a tutte voi figlie della Madre del Divino Amore. Carissimo Don Gerardo e voi tutti oblati presenti, carissimi familiari, amici di queste sorelle, di questi fratelli, saluto in modo particolare a voi Dame della Madonna del Divino Amore che fate servizio in questo Santuario, anche al gruppo servizio di accoglienza… e a tutti i laici che con gioia e tanta dedizione prestate servizio nella Casa di Maria.

Il Signore vi dia pace!

Fondati da don Umberto Terenzi voi sorelle e fratelli siete stati chiamati a vivere con gioia, mi diceva prima di iniziare questa celebrazione, qualcuno di voi, che il vostro fondatore non vi ha voluto religiosi però vi ha voluto che viviate in comunità quindi che viviate come religiosi senza esserlo. Tutti voi figli siete stati chiamati a vivere in comunità una chiamata che, come dicono le Costituzioni delle sorelle del Divino Amore, “serve a rendere visibile la comunione Trinitaria ed ecclesiale siete stati chiamati a formare una FAMIGLIA che si caratterizza per lo spirito di corresponsabilità, senza alcuna distinzione di categorie nel rispetto dei diversi ruoli uniti nel vincolo della più grande e cordiale carità. Servendo il Signore in umiltà con spirito interiore di preghiera con lo studio e l’esercizio del lavoro connessi alla vostra missione.”

Sono parole che le sorelle devono conoscere bene perché sono tratte dal libro stesso delle vostre Costituzioni, ma che sicuramente servono anche a voi, carissimi Oblati. E tutto questo per vivere il vostro carisma, sintetizzato nel “conoscere e far conoscere, amare e far amare la Santa Madre di Dio ponendo in piena luce il legame che la unisce allo Spirito Santo”. E per vivere questo carisma, oltre ai tre voti che facciamo tutti i consacrati di obbedienza, castità e povertà voi emettete un voto speciale …e voi una promessa di amore alla Santa Madre di Dio. In altre parole per la professione, per l’oblazione, in spirito di servizio alla Chiesa vi impegnate a portare l’Amore di Dio nelle anime senza tener conto dei confini naturali, ma come voleva il vostro fondatore fino ai confini della terra, promuovendo lo sviluppo integrale della persona attraverso le diverse occupazioni e le opere di carità e tutto questo attraverso una risposta generosa vostra sull’esempio di Maria Santissima oblazione, risposta che vi rende segno della vita futura. Una caratteristica particolare vostra carissime figlie del Divino Amore è che emettete i voti pubblici temporanei che rinnovate ogni anno e che rinnoverete tra breve e questo non per paura ad un impegno definitivo, no, non per sentirvi più libere dai vincoli che provengono dalla professione, no, ma come voleva il vostro fondatore, per confermare la freschezza e la forza della chiamata di Dio...

Ecco allora qual è l’obiettivo di questa celebrazione, della vostra rinnovazione dei voti: confermare la freschezza, la giovinezza della chiamata di Dio. Anche voi che oggi fate 25, 50, 60 anni di professione, la vostra professione vi rende sempre giovani. Vorrei ora, in questo contesto, sottolineare due espressioni del Vangelo che abbiamo ascoltato: “Rallegrati!” è un invito a Maria e a noi. A Maria perché il Signore è con te, perché lei ha trovato grazia davanti a Dio e guardando la sua umiltà, ha fatto cose grandi. In questo modo la Tutta Bella, come la chiamano gli orientali, la Purissima, come amiamo dire noi di lingua spagnola, Purissima perché Piena di Grazia, perché Immacolata e quindi il Capolavoro dello Spirito Santo, come direbbe don Umberto Terenzi e…la contemplativa. Rallegrati, rallegratevi, rallegriamoci tutti noi, perché come dicono le vostre Costituzioni, perché Dio ci ha scelto e amato, questa è la fonte della gioia vera, quella che non ci toglierà nessuno, neppure la malattia, neppure l’età, sapere che Dio ci ha scelto e amato e lo ha fatto continuano a dire le vostre Costituzioni, con amore totale e gratuito e ha riversato abbondantemente la Carità nei nostri cuori.

Sì, i cristiani dobbiamo essere gente gioiosa meno facce da funerale, anche religiosi, anche sacerdoti, anche vescovi come direbbe Papa Francesco, meno persone che vivono in permanente stagione di Quaresima senza prospettiva di Pasqua e questo ci viene dal sentirci amati, come siamo, anche nei nostri peccati, anzi direi, Dio non ci ama anche se siamo peccatori, Dio ci ama proprio perché siamo peccatori! Questo ce lo ha rivelato il volto misericordioso del Padre che è Gesù. Rallegratevi perché il Signore ci ama e a voi come a me sorelle, a voi Oblati, la fonte della gioia e perché sappiamo che un giorno il Signore ci ha guardati, ci ha amati ci ha detto seguitemi nella vita consacrata, nella vita sacerdotale, rallegriamoci!

La seconda espressione che vorrei sottolineare di questo testo è: “avvenga di me secondo la tua volontà!” Una parola molto semplice nella quale si nasconde il segreto di ogni discepolo. Con questa parola possiamo dire che Maria ha fatto la sua promessa di obbedienza totale, incondizionata al volere di Dio nella sua vita. Volendosi conformare, come nel nostro caso, a vivere in castità, lei Immacolata, e in profonda povertà di cuore. Certamente Maria si è fatta domande, non capiva, non era la paura che la portava a fare domande, a porsi domande, ma non capiva com’ era possibile che avvenisse tutto quello nella sua persona. Ma dopo aver ascoltato la risposta e sicuramente senza ancora capire, pienamente lei si abbandona e pronuncia il suo “Fiat” e per questo diventa modello di tutti i consacrati o come dicono le vostre Costituzioni “esempio sublime di perfetta consacrazione nella piena appartenenza e totale dedizione a Dio”. Fiat, con queste parole possiamo sintetizzare la professione dei consigli evangelici che voi oggi rinnovate, la vostra oblazione cari figli. Attraverso la professione e l’oblazione noi vogliamo esprimere pubblicamente l’amore a Cristo che ci chiama alla sua intimità, l’amore allo Spirito santo, che dispone l’animo ad accogliere le sue ispirazioni, l’amore al Padre primo impegno e scopo della vita consacrata. Oggi voi rinnoverete i voti di obbedienza, castità e povertà, in fondo tutto questo si potrebbe ridurre ad un solo voto: di libertà, ma libertà piena, non quella che cerchiamo tante volte scegliendo le cose che ci fanno diventare schiavi. Libertà dei nostri sentimenti: castità, libertà del proprio io obbedienza, libertà dal possesso: povertà. In fondo in fondo tutto questo si riduce all’unione intima con Cristo del quale noi vogliamo essere il ponte, vogliamo essere epifania, manifestazione della vita stessa di Gesù: casto, obbediente e povero. Vorrei finire con un accenno ad un particolare, che mi ha chiamato profondamente l’attenzione…tutto quello che abbiamo ascoltato, si svolge nella Casa di Maria, vuol dire che Dio finalmente ha trovato la Casa dove avvenne l’incontro, che Lui ha cercato da tutta l’eternità, il coronamento del suo sogno d’amore. Lui ha voluto abitare nel Tempio di Gerusalemme dove ha posto la sua presenza …. “scechinà Jhavè” la presenza, però ad un certo momento il profeta contempla il continuo abbandono del Tempio e Dio continua a cercare Casa, finalmente la trova in Maria. Finalmente dalle profondità della sua creazione, che si è allontanata da Lui per il peccato s’innalza un Sì, che è capace di attirare Dio che in un certo modo si era allontanato, Lui finalmente si avvicina e fa’ dimora in una donna. “Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù, sarà grande e chiamato figlio dell’Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe ed il suo Regno non avrà fine”. Il “sì” della serva, schiava, ha accolto l’eterno “sì” di Dio all’uomo. L’offerta di Dio trova mani che lo accolgono e lo abbracciano, e finalmente l’Amore è amato e iniziano le nozze di Dio e l’umanità. Il principio di un amore che sarà come ci canta il Cantico dei Cantici “più forte della morte”.

Cari fratelli e sorelle, Dio continua a cercare questo, tocca a te, e a me, aprire il cuore, affinché Lui possa entrare e far dimora in noi come dice il Vangelo di Giovanni. Sorelle, fratelli che oggi rinnovate le vostre promesse in questa famiglia del Divino Amore, soprattutto direi a voi giovani, faccio i migliori auguri, per il vostro “Sì” al Signore, a voi tocca aprire oggi e sempre il cuore senza limiti senza nessuna condizione, perché, pure Maria ha aperto il suo cuore senza mettere condizioni. Vi auguro di tutto cuore un buon rinnovamento, una buona festa, fate festa, la festa della Madonna del Divino Amore, gioite e ringraziate il Signore!

Voglio finire con le parole di Don Umberto Terenzi ai suoi figli che risuonano oggi e penso che in queste parole sono presenti anche gli Oblati:

“Figlie mie avanti fiduciose, senza timore e incertezze, gli occhi e il cuore sempre fissi a Lei, che ci ama, ci precede e ci aiuta tanto, con la parola d’ordine che Don Orione mi diede il 5 agosto 1932: “Ave Maria e coraggio, Ave Maria e sempre avanti!”

A voi buona festa e che Dio vi benedica!

 

 

RINNOVAZIONE DEI VOTI RELIGIOSI E DEL QUARTO VOTO D’AMORE ALLA SANTA MADRE DI DIO

Come ogni nella Solennità dell’Annunciazione, noi Figlie della Madonna del Divino Amore, rinnoviamo la freschezza della nostra consacrazione al Signore per le mani e sull’esempio di Maria Santissima.
Quest’anno ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica delle ore 11.00, nel Santuario Nuovo, il segretario della Congregazione dei Religiosi, S. Ecc.za Mons. Josè Rodriguez Carballo, che ci ha esortate a camminare sempre avanti nella gioia della nostra consacrazione.
Siamo riconoscenti al Signore perché anche quest’anno abbiamo avuto la grande gioia di celebrare la professione definitiva di cinque giovani, tre indiane, una colombiana e una peruana.
Inoltre abbiamo celebrato la fedeltà di sette nostre sorelle di 60, 50 e 25 anni di professione religiosa:

Professione definitiva

    1.SUOR M. SIJI BRAHMAKULAM G. (indiana)
    2.SUOR M. JAISY J. PARAPPALLIL (indiana)
    3.SUOR M. TEMI PUNNATHANATH (indiana)
    In Colombia:
    4.SUOR M. ELIANA CARBALLO ANGARITA (colombiana)
    5.SUOR M. JULIANA MOLLO CCALLO (peruana)

60° di professione Religiosa

    6.SUOR M. ELISA ALBERGONI
    7.SUOR M. ELENA GIULIETTI
    8.SUOR M. GERMANA REPETTI

50° di professione Religiosa

    9.SUOR M. ESTER GALIZZI
    10.SUOR M. ANNA MARIA MARTELLOTTA
    11.SUOR M. GABRIELLA PISTELLI

25° di Professione Religiosa (in Colombia)

    12.SUOR ANGELA ROCIO RAMOS CANCELADO (colombiana)

Auguri a tutte noi di un cammino di donazione gioiosa in questo anno di grazia del Signore!
Ave Maria e…sempre avanti!